sabato 6 dicembre 2014

Benjamin Fondane - È a voi che parlo....


La poesia è un bisogno e non un godimento,
un atto e non un abbandono, un'affermazione di realtà.
(B. Fondane, Faux traité d'esthétique)


Benjamin Fondane (Iași14 novembre 1898 – Auschwitz2 ottobre 1944) è stato un filosofo e scrittore rumeno.
Appartenente ad un'importante famiglia di intellettuali ebrei, di origine tedesca, cambia il suo originario cognome Wechsler in quello di Fundoianu, nome del territorio di provenienza e dalla fusione dei nomi del nonno materno con quello del nonno paterno. Si trasferisce a Parigi nel 1923 ove continua la sua attività di scrittore e pensatore. Diviene amico di Šestov e si appassiona alla filosofia. Oltre al pensiero di Šestov studia l’opera dei massimi filosofi occidentali tra cui Nietzsche e Heidegger.
In seguito si impegna nella formulazione di un pensiero che fosse il superamento del razionalismo occidentale. Durante gli anni trenta, Fondane si trova al centro della vita intellettuale francese ed anche europea. Per il polemista Fondane, il pensiero si definisce come una lotta, come anche per Chestov, che reputava che la filosofia non fosse conoscenza ma una lotta accanita contro la morte per la libertà. È in questo spirito che egli suscita un dibattito nel 1936 sull'interpretazione di Kierkegaard in Francia. Egli punta più in particolare a Denis de Rougemont, a Rachel Bespaloff, così come a Jean Wahl.
Nel marzo del 1944 viene arrestato dalla polizia di Vichy; i suoi amici riescono a ottenere la sua liberazione, ma Fondane non vuole abbandonare sua sorella Line. Viene allora deportato dapprima al campo di Drancy, poi ad Auschwitz il 30 marzo.
fonte: Wikipedia® 

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