Allora per vederlo corse avanti
e salì sopra un sicomoro[…]
(Lc 19;4)
D’inutile ti travagli lassù in cima – Zaccheo.
Dov'è la macchia... la falla che ci vizia?
Dobbiamo – entro queste mura d'anni – osservanza
alla legge – ricordi?
Sì – conosciamo la cantilena
della fatica – dicono – nella terra.
Della schiena mille e mille volte piegata.
Ma è un canovaccio
che replica dalla notte dei tempi.
Dici il vero. Nascostamente accade
d’esigere con l’inganno. Una manciata di sicli – tu sai –
per le vesti che ci addobbano. Per le terme.
Per il servo e per il malaugurio
– noi con lo scrigno fra le mani
d’estate come d’inverno.
Non sprecare il tuo giorno.
È un fantasticante colui che aspetti
un imbonitore di pezzenti.
Il tempo cancellerà le sue parole.
Ti confondi con gli uccelli lassù in cima – Zaccheo.